Dalla stampa di regime

E’ notizia di oggi che gli appalti per la relizzazione della prima tratta dell’AV Napoli-Bari sono stati finalmete aggiudicati e a vincere la gara, neanche a dirlo, è stato un consorzio formato da Impregilo e Astaldi.

Forse ha vinto l’esperienza, visto che Impregilo era a capo del consorzio di ditte che tra la fine degli anni 90 e il 2009 ha devastato la valle del Mugello, costruendo l’unica linea Av che al momento attraversa l’appennino. Allora venero prosciugate centinaia di km di corsi d’acqua e decine di falde acquifere a causa delle gallerie, desertificato foreste e boschi che non si sono mai riprese, costringendo interi paesi a ricorrere alle cisterne per avere l’acqua in casa e distruggendo irrimediabilmente i paesaggi incontaminati di svariate montagne.

Una garanzia, pensando che tra la valle telesina e l’appennino irpino sono previsti più di 50 km di gallerie, tra cui il traforo di 23 km sotto Ariano Irpino.

Qualche giorno fa invece su alcuni giornali si leggeva dell’allarme lanciato dagli 007 sulle pericolosità eversive della lotta contro la Tav Napoli-Bari  (vedi qui).

A quanto pare i servizi segreti su questa lotta ci puntano più del sottoscritto, visto l’importanza che ripongono su questo fronte, e nel lanciare l’allarme ci confermano una cosa che fino ad’ora era solo una supposizione.

Leggendo la composizione delle varie conferenze dei servizi, fortemente presidiate da vari rappresentanti del corpo militari, avevamo immaginato la valenza strategica dal punto di vista militare per un’opera del genere: un corridoio diretto da est a ovest della penisola italiana, che può permettere di trasportare velocemente uomini e mezzi, all’interno di uno scenario bellico che necessita, per quanto riguarda la Nato, di spostarsi velocemente su più fronti all’interno del mediterraneo.

Ora la conferma arriva addirittura dal servizio di intelligence del governo, che involontariamente ribadisce inoltre come la lotta contro la realizzazione di questa linea dovrebbe interessare, non solo gli abitanti dei territori interessati, ma tutti gli antimilitaristi e i rivoluzionari, che vedono nella Nato e negli apparati militari degli stati membri, i nemici principali della libertà e della rivoluzione.

P.s. alcuni giorni fa era uscito su “Il Mattino” un’articolo che parlava della costituzione di un corpo speciale della Nato nella base di Lago Patria, dedicato all’intervento in situazioni di agitazioni sociali, eversione e insurrezioni, per eliminare alla radice le cause (i “capi” dicono loro) di tali fenomeni sociali. Così, giusto per restare in tema di Nato, corpi speciale e pennivendoli.

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